Diaframma ed emozioni: la PNEI

La branca della medicina PNEI (psico-neuro-endocrino-immunologia), ha messo in evidenza l’importanza di una ottimale interazione reciproca tra attività psicologica, neurologica, endocrina e immunitaria ai fini dello stato di salute generale della persona.

Oggi è evidente come allo sviluppo di un determinato quadro patologico concorrono fattori mentali, emozionali e fisici.

Basti pensare a tutta quella serie di disturbi cronici (cervico-dorso-lombalgie, gastriti, infiammazioni intestinali, fibromialgia, psoriasi etc.) nelle quali la componente stress legata alla repressione del nostro sistema immunitario e della nostra emotività è determinante.

“Amm afraid”

Curiosamente di recente mi è capitato di intuire come leggendo al contrario “diaframma” si ottiene “amm afraid” che assomiglia molto alla traduzione dall’inglese “ho paura”.

Allo stesso modo un utilizzo al contrario del nostro diaframma comporta uno stato tensionale importante a livello addominale.
Questo si verifica ad esempio quando risulta bloccato da emozioni proprio come la paura che può portare notevoli problemi a livello emozionale e fisico associati a una respirazione corta e superficiale.

Viceversa quando consapevolmente portiamo l’attenzione al nostro diaframma rendendolo più efficiente e elastico ad esempio attraverso dei semplici esercizi respiratori andiamo indirettamente a “sciogliere” anche quelle tensioni spesso dovute a situazioni emotive represse come la rabbia, la paura, ecc…

Relazioni tra corpo fisico e energetico

Nell’essere umano ogni parte fisica è legata a una controparte energetica: al nostro interno infatti esistono migliaia di fitti agglomerati di centri nervosi chiamati “plessi” che, a livello sottile, rappresentano i “chakra”.

A livello della regione dello stomaco e del diaframma, tra l’ombelico e lo sterno, è collegato un importantissimo plesso nervoso chiamato “plesso solare” che corrisponde a “manipura Chakra” (in sanscrito “la città del gioiello splendente”).
Manipura è il terzo fondamentale chakra partendo dalla base della colonna vertebrale ed è collegato all’elemento fuoco (non a caso i processi digestivi e conversione del cibo in energia avvengono qui).
È la sede dell’ego e della nostra autostima ed è connesso con la realizzazione dei propri desideri, con l’affermazione delle nostre azioni e volontà.

Un terzo chakra armoniosamente funzionante è sicuramente connesso a una respirazione diaframmatica libera da tensione e genera un senso di pace e di armonia con noi stessi, con la vita in generale e con il nostro posto nella vita, consentendoci di accettare completamente le nostre emozioni, i nostri desideri e le esperienze vissute e di rispettare sia le emozioni che i tratti caratteriali degli altri.

Tuttavia basta pensare a espressioni nel gergo comune tipo “questa situazione non riesco proprio a digerirla” oppure “mi sento come mi avessero dato un pugno nello stomaco” per capire come un disagio emotivo è  espressione di una respirazione caratterizzata da un diaframma bloccato dovuto alla repressione delle nostre emozioni.

livello fisico quando manipura chakra non funziona bene possono insorgere molti problemi che sono legati con il sistema digerente. I più comuni sono il diabete, ulcera, gastriti, celiachia, e disturbi che interessano i denti e la bocca.