Tecniche di Pranayama

Con “Pranayama”, come abbiamo visto in questo articolo, si intende una serie di tecniche volte a controllare la respirazione, ad allungare il respiro e a trattenerlo, e il termine si può tradurre come “estensione del respiro“.

Abbiamo visto che una sua pratica corretta porta numerosi benefici sia fisici che psicologici, andando a migliorare il funzionamento del sistema respiratorio e circolatorio, facilita l’eliminazione delle tossine e riduce ansia e stress.

Ma andiamo a vedere nel dettaglio qualche tecnica!
(Tutte le tecniche sotto riportate si eseguono stando in ginocchio, o seduti a gambe incrociate, con la schiena dritta e a occhi chiusi.)

Respirazione Yogica Completa

Con questa respirazione vogliamo rendere consapevoli i nostri respiri, cercando di utilizzare tutta la nostra capacità polmonare.

Si inizia con l’inspirazione, immaginando di riempire d’ossigeno per primo l’addome, poi il torace, e per finire la zona delle clavicole. Si cerca di allungare il respiro sempre in modo consapevole, senza forzarlo.
L’espirazione avviene quindi al contrario, sgonfiando inizialmente la zona delle clavicole, poi il torace e infine l’addome.

Questa respirazione è estremamente rilassante.

Nadi Shodana

Con questa respirazione, l’aria entra e esce da una narice alla volta, alternandole.
Vediamo come.

Chiudiamo l’indice e il medio della mano destra verso il palmo, e con la punta dell’anulare, quando necessario, andremo a chiudere la narice sinistra, mentre con il pollice la narice destra.
Iniziamo chiudendo la narice destra e inspirando dalla narice sinistra.
Quindi chiudiamo la narice sinistra ed espiriamo dalla narice destra.
Poi inspiriamo sempre dalla narice destra.
Quindi chiudiamo la narice destra ed espiriamo dalla narice sinistra.
Continuiamo a ripetere, alternando le narici dopo ogni inspirazione.

Questa respirazione ha un potere calmante e distensivo, e riequilibra gli emisferi destro e sinistro del cervello.

Bhastrika

Questa tecnica prende il nome dal mantice usata nelle fornaci, perché il suono che si emette spingendo in modo forzato l’aria all’interno e all’esterno dei polmoni ne ricorda il rumore.

Si eseguono dei cicli di inspirazione e espirazione molto velocemente e con forza, sempre dalle narici.

Questa respirazione è molto rinvigorente, aumenta il flusso sanguigno in tutto il corpo. Si sconsiglia di praticarlo a chi ha problemi cardiaci e di respirazione, e non è raccomandato durante la gravidanza.

Kapalabhati

Con questa tecnica l’aria entra ed esce o sempre dal naso o sempre dalla bocca, a seconda dell’effetto che vogliamo ottenere. Se scegliamo di far passare l’aria sempre dal naso avremo un effetto più riscaldante, se dalla bocca più rinfrescante.

Dopo aver fatto qualche respiro lento e profondo, si fanno una serie si espirazioni brevi e potenti, durante le quali si espelle in modo forzato l’aria, contraendo gli addominali. Al termine delle espirazioni, si lascia che l’inspirazione avvenga naturalmente, e si ripete.

Anche questa respirazione ha un effetto rinvigorente, e aiuta a sentirsi più lucidi e svegli. Come Bhastrika, si sconsiglia di praticarlo a chi ha problemi cardiaci e non è raccomandato durante la gravidanza.

Conclusioni

Queste sono solo alcune delle numerose tecniche di pranayama esistenti. Ognuna ha il suo metodo di esecuzione e i suoi benefici specifici.

Le abbiamo riportate in modo da poterti dare un’idea delle differenze che ci possono essere tra tecniche diverse, ma ti consigliamo di affidarti sempre ad insegnanti ben preparati.

Se vuoi qua puoi anche trovare il nostro videocorso dove ti guidiamo nel primo pranayama dell’Ashtanga Yoga!