Tecniche di meditazione

Che tu ne abbia solo sentito parlare, che tu ci abbia provato o che la pratichi quotidianamente, ti sarai accorto che attorno alla meditazione esistono diversi miti e soprattutto esistono molte “tecniche” per praticarla.

Rispetto a meditazione e qualche mito da sfatare trovi questo nostro articolo.
Esaminiamo qui invece, alcune delle diverse tecniche di meditazione.

Attenzione! Esistono anche molte visualizzazioni guidate che vengono passate come meditazioni: la meditazione però è un connettersi più in profondità con noi stessi, non significa pensare a qualcosa o immaginare quanto viene suggerito dalla voce narrante. È importante fare questa distinzione altrimenti “tutto” passa per meditazione.

Ricordando che in ogni tradizione, in alcune filosofie e alcune religioni e in differenti parti del mondo si pratica la meditazione, e da questo deriva la grande varietà di metodi esistenti, ognuno può trovare i metodi che trova più congeniali e più adatti, non esistono pratiche giuste e pratiche sbagliate.

 

Meditazione mindfulness

Mindfulness significa portare consapevolezza al momento presente, in maniera intenzionale e non giudicante. Deriva dalla vipassana, di cui è una “versione occidentalizzata” per poterla diffondere e renderla più vicina allo stile di vita occidentale. Trovi un nostro approfondimento qui.

Nella mindfulness esistono diverse pratiche di meditazione (seduta, camminata, body scan, ..). Quella “classica” rientra tra le meditazioni sedute. Il praticante porta l’attenzione al respiro, che permette di restare nel presente e gradualmente di entrare più in profondità.

 

Meditazione seduta

La meditazione come classicamente la intendiamo è quella in posizione seduta a gambe incrociate. Questa “categoria” racchiude a sua volta diverse “tecniche”. Ad esempio la meditazione zen, in cui si tende a portare l’attenzione al respiro, come nella mindfulness. Esistono poi altre tecniche che prevedono diversi punti di focus dove portare l’attenzione. Molto diffusa la pratica di osservare la fiamma di una candela, oppure di portare l’attenzione al terzo occhio, il punto al centro della fronte.

Portare l’attenzione su respiro, candela o un punto del corpo permette di distoglierci dal continuo chiacchierio della mente e quindi ci aiuta ad andare più in profondità.

 

Meditazione con il mantra

Nel mantra utilizzo suoni o frasi, i mantra appunto, da ripetere ad alta voce o “a mente”. La ripetizione del mantra, il suono e la vibrazione che esso produce aiutano a portare l’attenzione al momento presente, permettendo in maniera piuttosto semplice di rallentare i pensieri ed entrare in uno stato meditativo.
Si pratica in genere da seduti, ma non mancano pratiche con i mantra anche in movimento.

 

Meditazione camminata

La meditazione camminata si trova all’interno di diversi “approcci”, come nella meditazione buddhista e nella mindfulness.
Si pratica camminando, portando l’attenzione alla pianta dei piedi, al movimento e mantenendo anche la presenza nel respiro. Per alcune persone è più facile rallentare la mente mentre si è in movimento spostando l’attenzione al corpo.

 

Meditazione dinamica o in movimento

Esistono diverse pratiche di meditazione dinamica, le più conosciute sono quelle proposte da Osho. Si pratica danzando e facendo determinati movimenti, spesso accompagnati dalla musica, per esprimersi attraverso il corpo, eliminare tensioni e poter finalmente entrare in se stessi più in profondità.

Anche l’Ashtanga yoga viene definito meditazione in movimento.

 

Metta o gentilezza amorevole

La metta è una meditazione che deriva dalla tradizione buddhista e dalla vipassana. Metta in lingua Pali (la lingua tradizionale del buddismo Theravada) significa gentilezza amorevole, benevolenza.

Consiste nel sperimentare una sensazione di calore e cura da diffondere a se stessi, alle persone attorno a noi e all’intera umanità, e quindi oltre ad essere una meditazione molto profonda aiuta a sviluppare la compassione.

Queste sono solo alcune delle tecniche di meditazione più diffuse.
La meditazione è un ascolto profondo che permette di entrare maggiormente in connessione con se stessi; non c’è un modo corretto o migliore di altri. Perciò ti consigliamo di sperimentarne diversi augurandoti di trovare quello che fa per te.
L’importante sarà poi praticare con costanza e creare una tua personale routine (qui trovi alcuni nostri suggerimenti).